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Insegnami la tempesta

“Quand’è che le cose con Matilde avevano cominciato a peggiorare?

Emma se l’era chiesto spesso, ma l’origine del disagio le sfuggiva.

Sapeva solo che sempre più di frequente le capitava di sentirsi inutile.

Una madre superflua.”



Insegnami la tempesta, un romanzo narrativo, è stato scritto da Emanuela Canepa ed è stato pubblicato da Einaudi nel febbraio 2020.


"C'è una donna ferma sulla soglia di un convento. Deve entrare, ma ha paura. Oltre quella soglia, lo sa, avverrà la resa dei conti. Perché è lì che si trova sua figlia, un’adolescente scappata di casa dopo l’ennesima lite con lei. Ed è lì che vive la persona che molti anni prima l’ha abbandonata senza una parola, per seguire la propria vocazione. Dopo il successo de L’animale femmina, Emanuela Canepa torna a scandagliare i conflitti sotterranei che si annidano in ogni rapporto. Stavolta, lo fa attraverso tre figure femminili indimenticabili. Una madre, alla quale la figlia rimprovera un’esistenza di rinunce. Una figlia, che la madre ha sempre sentito inaccessibile. E una suora, che ha lasciato tutto, anche la sua più grande amica, per abbracciare senza riserve il proprio destino. Tre donne profondamente legate tra loro, eppure in costante fuga l’una dall'altra. Perché ogni legame d’amore può diventare un cappio, e ogni distacco trasformarsi in battaglia."


Emma, un personaggio a tutto tondo, che ha una crescita ed un’evoluzione completa. Emma rimane incinta mentre frequenta l’università e si ritrova sola a dover affrontare la gravidanza e la scelta importante sul destino del proprio futuro. Due genitori troppo severi per accettare la situazione ed una migliore amica che la abbandona durante una scelta difficile. Incontra Fausto, così per caso, durante una festa. Un uomo potremmo dire piatto, che non sta da una parte e né dall’altra. Un uomo che vuole solo la pace. Si innamora e decide di sposarla e perciò Emma, un po’ per paura di affrontare la gravidanza e un po’ per paura di rimanere sola, lo sposa.


Matilde, un carattere deciso, intraprendente e libera, ma con la testa sulle spalle. Emma la sente lontana, secondo me anche troppo per la sua portata. Tra le due la lontananza emotiva si sente per tutto il racconto, anche se la situazione va a migliorarsi, ma i due caratteri poco inclini all’affetto, non riescono ad incontrarsi al cento per cento. E la faccenda ti spiazza, ti demoralizza, le capacità della Canepa sono tali che ti fanno credere che per madre e figlia non ci sarà mai una possibilità di incontro e pagina per pagina ti porta ad arrabbiarti con Emma per la diffidenza della figlia nei suoi confronti e per un marito che non le da mai ragione, tristezza per la solitudine della donna e incomprensione, la stessa che prova Matilde per il poco amore materno ricevuto, cercando di mettere insieme i pezzi del passato di sua madre per cercare di andare avanti nel presente.


Il personaggio di Irene, se pur presente già dalla prima pagina, durante il racconto compare un po’ per caso e mi ha lasciata un po’ perplessa. Per quanto sia stata utile per capire le decisioni di Emma passate e sia stata intermediaria per una rivelazione un po’ sconvolgente, non sono riuscita a capire a pieno il suo personaggio e quale sia stata la sua utilità nel presente.

Ma tranne questo, rimarrete sconvolti dal finale che ha scelto Canepa. Un finale aperto, ma che non ti lascia con il fiato sospeso. Che risponde a tutte le tue domande e che ti dà sollievo e lo accetti, perché hai capito che è la scelta presa da ogni singolo personaggio è quella giusta. Esatto, perché ho letto l’intero libro, ho accompagnato tutti i personaggi, soprattutto quello di Emma, in tutto il loro percorso e li ho visti evolversi e alla fine ho accettato con loro ogni singola decisione. Quando ho letto l’ultima pagina, quando ho finito di leggere l’ultima riga, ho gettato un respiro di sollievo e credo che sia l’emozione più bella che un libro possa lasciarti e che uno scrittore, in questo caso scrittrice, possa farti provare.


"Si muove come una donna, pensò. È una donna.

È altro da me."


Anche questa volta, quindi, La Canepa non si è smentita, con una lettura veloce e fluida, ho assaporato ogni emozione e pensiero contorto dei personaggi, in modo crudo e diretto, senza peli sulla lingua. Una storia diversa ma attuale, particolare ma allo stesso comune, è riuscita a farmi entrare nella vita privata di questa famiglia un po' speciale ed unica per capire un po' meglio la loro vera natura.


Recensione di Francesca

Voto: 5 stelle


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