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La miscela segreta di casa Olivares

"... del resto gli affetti si nutrono di piatti caldi, gli amori crescono a forza di minestre profumate e si rafforzano tra gocce di vino, le storie si scrivono con il ragù e s'intrecciano con gli aloni di grasso..."

Il libro è stato scritto da Giuseppina Torregrossa ed è un'edizione Oscar Mondadori. Se devo essere sincera è la prima volta che leggo un libro scritto da lei o che semplicemente leggo il suo nome, ma la scoperta è stata alquanto sorprendente.


Letto durante la mia vacanza in Sicilia, il libro mi è cascato a pennello. Nella Palermo del 1940, il cuore della protagonista e della sua famiglia, li Olivares, batte nella bottega di torrefazione dove questa storia ha inizio. La giovinezza della ragazza viene però bloccata dall'arrivo della guerra e la povera Genziana si ritrova sola. Palermo, intorno, è un immenso teatro di macerie e a lei non resta che iniziare un lungo viaggio senza però allontanarsi realmente dalla sua patria. Una folla di personaggi umili ma capaci di profonda umanità, l'arrivo di una donna del Nord e l'amore per Medoro: tutto per lei sarà lievito di cambiamento. Eppure, solo ascoltando il proprio respiro Genziana troverà quello che cerca. Solo tostandosi, come un chicco verde di caffè, e poi aprendo il guscio potrà sprigionare il proprio aroma...


Che dire, sarà davvero difficile per me trovare qualcosa che non va in questo libro. La semplicità e la fluidità nella scrittura fanno in modo di perderti interamente nella vita difficile di Genziana, quasi a stringerle la mano in quella fase in cui perde tutto ed è costretta a crescere troppo velocemente. Le frasi scritte in dialetto palermitano (tranquilli, a fine libro troverete una sorta di dizionario), ti faranno sentire un po' più dentro quella società e l'ambiente circostante, il modo in cui è stato descritto, quasi riuscirai a sentire il calore e l'aroma di quel caffè tostato che tanto contraddistingue la famiglia Olivares.


La descrizione della protagonista e la sua evoluzione sono ben riuscite, ma se devo essere sincera il personaggio che più ho preferito, è quello di Medoro, anche se comunque poco presente. Descriviamo come un playboy d'altri tempi, il duro, l'arrampicatore sociale, tutte caratteristiche che però entrano in contrasto con la sua doppia personalità fragile, di ragazzo distrutto, avvolte anche debole e pieno di sentimenti contrastanti. In lui ho trovato il tutto e il niente, mi ha sorpresa e mi ha sconvolta alla stesso tempo con la sua evoluzione che però alla fin fine lo porterà ad essere il Medoro di sempre.


No, direi che di aspetti negativi non ne ho proprio trovati, la storia mi ha tenuta incollata alle pagine, mi ha fatto ridere, mi ha spiazzata e mi ha anche fatto fantasticare. Sicuramente non è un libro per tutti, non per chi non ama la semplicità, la storia di una società diversa, povera e discriminatoria, o per gli inguaribili romantici in cerca di quella storia d'amore avvincente, piena e provocatoria. Ma se siete degli avventurieri curiosi o semplicemente amate questo genere, potreste anche rimanerne sorpresi e forse ve ne innamorerete come ho fatto io.


Recensione di Francesca



Voto: Cinque Stelle

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