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È solo una storia d’amore

“Chi scrive storie d’amore ha il grande privilegio di poter continuare a sognare senza sentirsi in colpa: è concreto quando vive, sognatore quando immagina.”


“Cinque anni fa Aidan Tyler ha lasciato New York sul carro dei vincitori, diretto verso il sole e il divertimento della California. Fresco di Premio Pulitzer grazie al suo primo libro, coccolato dalla critica e forte di un notevole numero di copie vendute, era certo che quello fosse solo l’inizio di una luminosa e duratura carriera. Peccato che le cose non stiano andando proprio così: il suo primo libro è rimasto l’unico, l’agente letterario e l’editore gli stanno con il fiato sul collo perché consegni il secondo, per il quale ha già incassato un lauto anticipo. Un romanzo che Aidan proprio non riesce a scrivere. Disperato e a corto di idee, in cerca di ispirazione prova a rientrare nella sua città natale, là dove tutto è iniziato. E sarà proprio a New York che conoscerà Laurel, scrittrice di romanzi rosa molto prolifica. Già, “rosa”: un genere che Aidan disprezza. Perché secondo lui quella è robaccia e non letteratura. E chiunque al giorno d’oggi è capace di scrivere una banale storia d’amore... O no?”

È solo una storia d’amore’ è un romanzo rosa scritto da Anna Premoli e pubblicato dalla Newton Compton nel 2016.

Premetto che mi sono ritrovata a leggerlo, non per la trama, il titolo o la copertina ma esclusivamente per la scrittrice. Ho sentito così tanto parlare di lei che mi sono incuriosita e mi chiedo cosa facessi nella vita prima di leggere i suoi libri.


Aidan ha lasciato la carriera da giornalista in seguito al grande successo ottenuto dalla pubblicazione del suo primo libro, il problema? Che il suo primo libro è anche l’ultimo e a distanza di 5 anni dalla pubblicazione di questo la situazione non sembra cambiare, almeno fino all’incontro con Laurel. La ragazza è una scrittrice rosa e al contrario di Aidan negli ultimi 5 anni ha pubblicato ben 12 libri, tutti dalla copertina rosa, che lei per altro odia. L’incontro avviene per pura casualità e tutta la stima che Laurel aveva nei confronti di Aidan come scrittore svanisce nel giro di pochi minuti. Il ragazzo non fa affatto una bella impressione, non facendo altro che denigrare il genere che la ragazza scrive, ignaro del fatto che lei sia una scrittrice rosa. Si scoprono avere lo stesso agente e finiscono in un programma televisivo insieme, dove Aidan scopre che Laurel non solo è una scrittrice ma pure di rosa. Stanca delle sue continue frecciatine lo sfida in diretta nazionale e gli dice che se ha così poco rispetto per il genere rosa e crede che sia così facile scrivere d’amore dovrebbe provarci lui stesso. In fondo ha vinto un Pulitzer, quanto potrà essere difficile scrivere un romanzetto? Aidan accetta la sfida e inizia a scrivere, presto si rende conto però, che solo quando è con Laurel ha la giusta ispirazione per portare avanti il manoscritto così farà di tutto per passare un po’ di tempo con lei. Laurel d’altro canto è riluttante all’idea ma un’esperienza simile potrebbe tornarle utile per il libro che ha iniziato a scrivere. I due inavvertitamente inizieranno a scrivere la stessa storia, la loro. Non mancheranno i colpi di scena e i battibecchi tra i due protagonisti che terranno accesa la fiamma tra i due e bruceranno tutti i cliché che si possono trovare in un romanzo rosa. Troveremo una Laurel che cerca in ogni modo di uscire dal campo del rosa per provare a scrivere cose nuove e un Aidan che cerca di scrivere e basta, senza lasciare in sospeso l’ennesimo progetto.

Un aspetto che ho molto apprezzato è la cerchia di amiche di Laurel, composta da tutte scrittrici rosa, ma rosa di generi diversi dallo storico all’erotico. Mi sono piaciute perché hanno contributo a dare una versione a 360 gradi del genere e hanno esaltato il fatto che non è per niente scontato e banale.

Altro aspetto molto apprezzato, è che la storia viene raccontata dal punto di vista di entrambi protagonisti, troviamo a capitoli alterni il punto di vista di uno e dell’altro, in modo da comprendere meglio i loro sentimenti e ragionamenti. Come fossero le due facce della stessa storia.

Vi ricordate l’agente che avevano in comune? Bene, Norman non è altro che il migliore amico di Aidan e vecchia fiamma della sorella di quest’ultimo. La Premoli ci lascia delle scene qua e là che ci fanno ben intendere che ci sia qualcosa tra i due e infatti ha dato vita al seguito di questo libro, raccontando la storia di Norman. Altrettanto bello e romantico, senza essere scontato.


Che dire da lettrice incallita di rosa, ho amato questo libro che mi ha tenuta incollata fino all’ultima pagina. È una sorta di rivincita per tutte le lettrici e scrittrici di rosa. Perché non c’è nulla di male nell’amare l’idea dell’amore. Non c’è nulla di male nel concedersi una pausa dalla vita di tutti i gironi e leggere un buon libro rosa. Siamo adulte sappiamo distinguere la finzione dalla realtà, sappiamo che gli uomini di cui leggiamo non esistono e allora? Per questo non possiamo concederci un sogno ad occhi aperti per qualche ora al giorno? Io non credo.

Consigliato a tutte quelle come me là fuori. Buona lettura!


N.B. LEGGETE I RINGRAZIAMENTI ALLA FINE DEL LIBRO. Non so se esiste gente che lo fa ancora, ma date ascolto a me leggete i ringraziamenti di Anna Premoli le sue parole sono un tocca sana per il cuore di tutti gli amanti dei romanzi rosa. Quando li leggevo mi sono ritrovata a pensare “Anna, scream for the people in the back!” Facciamoci sentire, leggere rosa non è un crimine!


Recensione di Giulia

Voto: 5 stelle

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